Locomalito è proprio un
bravo signore, che si autodefinisce “un libero e tradizionale
sviluppatore con un letto come quartier generale e un teschio di
pixel come bandiera”. È uno sviluppatore indipendente che, con
tanto amore e dedizione, crea dei piccoli e fantastici giochi con
Game Maker per poi distribuirli gratuitamente sul suo sito.
È un giocatore
nostalgico, con una particolare passione per i vecchi coin op e gli
arcade in generale. Un giorno decise di costruirsi da solo il suo
Ghost'n Goblins: è così che nasce Maldita Castilla. È così che è
nato un piccolo gioiello di game design.
Maldito Duende
Diciamo pure che questo
Maldita Castilla non ha solo un papà, ma anche una mamma di tutto
rispetto: la creazione di Locomalito è infatti, in soldoni, il
figlio del succitato Ghost'N Goblins e di Castlevania, quelli della
serie classica pre-Symphony Of The Night. Ecco quindi che abbiamo
controlli molto semplici (in pratica si salta e si “spara” con
l'arma), livelli che si estendono in verticale o orizzontale dove si
va da un punto A a un punto B tra orde di nemici e coriacei e grandi
mostri di fine livello. Il gioco conta in tutto 6 livelli e 14 boss,
tutti splendidamente realizzati e dalla crescente difficoltà; sono
inoltre presenti armi e bonus vari da raccogliere in perfetto stile
G'N'G, che modificano sensibilmente le mosse offensive del prode Don
Ramiro, il nostro indomito avatar.
Hasta la sconfitta,
siempre!
Non che Maldita Castilla
nasconda la sua natura da titolo arcade vecchia scuola: old school è
infatti anche il livello di difficoltà. Che è tosto, tostissimo,
che spinge il giocatore a un giusto mix tra iniziativa e difensiva e
soprattutto al classico “studio” dei pattern dei boss. Preciso:
il gioco non è impossibile né inutilmente punitivo; anzi, la
presenza di “Continue” infiniti rende fattibile a molti il
portare a termine l'avventura del piccolo cavaliere spagnolo. I
giocatori più dediti, invece, troveranno pane per i loro denti nel
sistema a finali multipli basato su quanti luoghi segreti “alcuni
molto difficili da trovare” si è riuscito a scovare e sullo score
finale: punteggio che, con la giusta cattiveria dei titoli arcade di
una volta, si azzera continuamente in caso si decida di ricorrere al
pavido (ma provvido) “Continue”.
Ritorno al futuro in
salsa arcade
L'amore retro di
Locomalito si esprime in video con una grafica che strizza
decisamente l'occhio agli ultimi anni 80 vissuti in sala giochi, con
personaggi splendidamente disegnati e con buonissime animazioni (Game
Maker è comunque un tool con i suoi limiti), con un'ottima scelta
per la palette cromatica e un filtro grafico che fa molto cabinato
arcade, per la gioia di tutti i nostalgici. A condire il tutto, una
buonissima colonna sonora, ottenuta con l'emulazione dello storico
Yamaha YM2203, che rimanda anche questa gli illustrissimi genitori di
cui sopra. Insomma, un impatto grafico che, seppur derivativo, riesce
subito a colpire nel segno: coeso, coerente e pieno di rimandi al
folklore della Spagna medioevale, che ha sempre il suo fascino.
Meglio pure della paella
Notevole inoltre è il
“contorno” dedicato al gioco, sempre disponibile gratuitamente
sul sito di Locomalito: 10 poster, stampe per custodie dvd o cd, uno
splendido manuale e persino delle decorazioni per cabinato. Cose che
vedranno/useranno massimo tre persone, ma che dimostrano quanto
l'autore investa passione ed energia in questa sua passione. Insomma,
questo Maldita Castilla è un ottimo titolo, che anche a pagamento
meriterebbe la considerazione di tutti coloro amano i bei giochi (e
non solo dei nostalgici). La sua natura completamente gratuita è, a
conti fatti, solo la ciliegina su una torta già di per sé squisita.
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