venerdì 14 giugno 2013

[Retroviù] Megaman X



piattaforme originali: SNES, MS-DOS; anno di uscita: 1994 (Europa)

Erano i primi anni '90 e il Blue Bomber di Capcom aveva già avuto ben sei uscite su NES, tutte di buona qualità (alcune davvero eccellenti). Nella camera di molti ragazzi, tra un disco grunge e l'altro, c'era un bel Super Nintendo fiammante: serviva una nuova botta di vita, una svolta che portasse freschezza alla serie Megaman, dandole un look più moderno.

Mmm.. sembra buono! (cit.)
Ecco, in parole povere, lo scenario dietro il primo Megaman X, uscito sul finire del '93 in Giappone e nel '94 negli altri e più sfigati mercati. Mood più serioso, ambientazione ancor più futuristica e livelli più estesi erano le nuove aggiunte che mamma Capcom metteva sul piatto. I giocatori apprezzarono parecchio e io mi sono goduto pure la scarpetta. L'operazione insomma funzionò a meraviglia, tanto che la serie continuò con altri due episodi su Super Nintendo per poi proliferare su console Sony.


The X Factor.
Il gioco conserva tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna delle sei uscite precedenti: controlli semplici e immediati, capacità di usare i poteri dei boss nascosti, giocabilità stellare e un livello di difficoltà che garantisce più di una bestemmia (sebbene meno impegnativo dei primi Megaman su NES). Le novità, oltre a quelle estetiche e di ambientazione, riguardavano la possibilità di fare un breve scatto in avanti (il famoso dash), la presenza di strade secondarie all'interno dei livelli e una discreta presenza di segreti scovabili con i secondi (o terzi, o quarti) playthrough. Un esempio su tutti: se affrontate il quadro “ghiacciato” prima di quello a ambientato in un vulcano, nel secondo la lava sarà congelata e quindi si apriranno vie prima inaccessibili. Alcuni di questi luoghi nascosti, inoltre, garantiscono l'accesso a potenziamenti non ottenibili in altro modo e direi quasi imprescindibili per affrontare il difficilissimo boss finale.


Hit me with your best shot.
Boss finale che è forse il solo vero difetto del gioco: senza i potenziamenti di cui sopra, infatti, è quasi impossibile sconfiggerlo (a meno di essere dei veri e propri maghi del pad). Un piccolo grande problema di bilanciamento in un gioco altrimenti duro ma mai ingiusto. Ispiratissimi gli altri boss di fine livello, forse i migliori della prima trilogia X, con una buona varietà sia estetica che di approccio alle relative sfide. Conludono il quadro una colonna sonora in linea con l'altissimo livello dei precedenti Megaman e una trama che.. beh, non ho mai giocato a un Megaman per la trama, quindi per saperne al riguardo rivolgetevi a qualcun altro.

Retrogustoso.
Insomma, questo Megaman X è un gioco retro che ha ancora tanto da dire. Se vi lamentate dell'eccessiva facilità dei giochi moderni ma non volete nemmeno scavare troppo in fondo nel passato, dategli più di una possibilità. Scoprirete un gioco ancora oggi estremamente godibile, divertente e appagante. Insomma: da recuperare anche se non si è nostalgici.  

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