martedì 2 luglio 2013

[Retroviù] System Shock 2


piattaforma: PC; anno di uscita: 1999

Anno 1999: il mondo si affacciava al nuovo millenno, carico di speranze, sperando in progresso che ci avrebbe elevato verso mete inimagginabili. Ma ecco che faceva capolino una piccola, grande paura: quella che le macchine si ribellassero ai loro creatori umani, con esiti ben poco piacevoli. No, non mi riferisco al Millenium Bug, sciocchi: perché temere un innocuo baco di sistema quando sullo schermo dei pc presenziava il faccione di SHODAN?
Un ragazzo di buona famiglia.
Bando alle ciance: System Shock 2 è un gioco magnifico, fatto con enorme cura e passione e in grado, a ben 14 anni di distanza, di proporre un'esperienza di grande impatto e difficilmente pareggiabile da altri titoli. Il gioco potrebbe essere descritto, banalmente, come un fps con tocchi di rpg per quanto riguarda la crescita del personaggio e delle relative abilità. Per farla breve: è il papà dei Bioshock, con cui condivide il demiurgo Levine alla regia, ma con molta meno azione e molta più atmosfera.

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E proprio l'atmosfera è il punto forte del gioco: tra gli stretti cunicoli da attraversare, corridoi labirintici e anfratti oscuri i Looking Glass fanno di tutto per infondere ansia e tensione continua nel giocatore, che non può che provare un senso di insicurezza perenne. Giocato a difficoltà "decenti", infatti, in SS2 si muore molto spesso: pochi colpi possono essere letali, i kit di cura scarseggiano e le abilità costano moltissimi punti esperienza, il che rende impossibile (o quasi) creare personaggi imbattibili. Nel ricreare questo mood da survival horror, un ruolo importantissimo è giocato dal sonoro (stellare) e le varie note che si trovano in giro: alcune di queste, grazie anche al voice acting di buona fattura, spiccano sia per stile che per valore diegetico, narrando gli spaventosi retroscena della Von Braun. È incredibile come modelli poligonali così scarni (e invecchiati malissimo, aggiungerei) possono ancora oggi instillare vera tensione grazie a un urlo ben campionato o un design di primissimo ordine. È questa la magia dei grandi giochi.

Tutto bene quel che non finisce bene. 
Perché, come detto in precedenza, System Shock 2 è un grandissimo gioco. Ha i suoi difetti: i controlli possono risultare oggi decisamente legnosi e il gunplay è quasi inesistente, inferiore anche agli standard dell'epoca; il finale inoltre “stona” decisamente con il resto del plot, per via di alcuni problemi tra developer e publisher nelle fasi finali dello sviluppo. Eppure resta un titolo che ogni appassionato dovrebbe giocare: non solo per cultura videoludica, ma proprio perché resta un'opera più che valida ancora oggi. Costa solo pochi spicci su GOG.com, in una versione compatibile anche con i sistemi odierni. Fatelo vostro, soprattutto se vi professate amanti di Levine ma avete giocato solo ai suoi Bioshock. 

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