mercoledì 13 novembre 2013

[Retroviù] Super Castlevania IV



piattaforma originale: SNES; anno di uscita: 1991

Anno 1991, Super Nintendo, Konami: ecco i protagonisti del nostro racconto. La casa che poi diventerà famosa per Metal Gear Solid all'epoca brillava per altre stelle, tra cui quella di Castlevania: la serie vampiresca, nata su Famicom, contava ormai un bel numero di episodi ed era giunto il momento di migrare anche sulla nuova ammiraglia Nintendo che tanto faceva sognare i giocatori dell'epoca. Si decide di fare quindi un remake “sui generis” del capostipite della saga: stessa storyline, stesso stile di gioco ma livelli completamente diversi. E il risultato, lo dico fin da subito, fu una bomba. 

Ma.. dov'è la mappa?
Chi si lamenta che i giochi odierni, tridimensionali, di Castlevania non vantano l'esplorazione tipica della serie.. beh, ignora il fatto che il focus sull'esplorazione è figlio di tutti gli episodi da Symphony of The Night in poi. Nei “vecchi” Castlevania, come il Super in questione, la progressione avveniva tramite una tradizionalissima, di chiaro stampo arcade, successione in livelli “chiusi” e divisi tra loro. Poco più di dieci “stage” infatti dividono l'inizio della traversata di Belmont dallo scontro finale con Dracula. Linearità sì presente, ma con grande varietà: i livelli sono tutti ottimamente caratterizzati sia dal punto di vista grafico che del design, per la gioia dei polpastrelli e degli occhi. 

Bello come la luna piena. 
Tecnicamente il gioco è un vero fiore all'occhiello della libreria SNES: oltre a presentare sprite grandi e splendidamente disegnati (anche se con animazioni non molto fluide), poteva vantare su ottimi effetti di parallasse e una palette cromatica coerente e di forte impatto. Basti dire che ancora oggi, anche su schermi poco adatti al retrogaming, fa la sua porca figura, grazie anche ad alcuni passaggi in cui l'uso del Mode 7 fa veri e propri miracoli (considerando l'anno di uscita). La colonna sonora, tra brani riarrangiati e pezzi composti per l'occasione, è una delle migliori della serie: ovvio, non vanta la qualità audio dei giochi della serie usciti su supporto ottico, ma le musiche sono tra le più iconiche che la serie abbia avuto e sono uno dei motivi per cui i giocatori più anzianotti ricordano ancora oggi il titolo con piacere. 



Chi va piano va sano e va lontano.
Super Castlevania IV presenta un ritmo quasi marziale: Belmont, sebbene possieda un'abilità straordinaria con la frusta, non è certamente il più agile dei personaggi che si possa mai controllare. Avete presente le movenze di Sir Arthur nel Super Ghost'n Goblins? Ecco, il personaggio si comporta in maniera simile: spostamenti cadenzati, sistema di salto che richiede un minimo di rodaggio e grande precisione richiesta dal giocatore. Perché, seppur breve, Super Castlevania IV non è certamente facile: i nemici sono tanti, gli sbagli nella sezione platform conducono spesso a morte immediata e i boss sono pure belli tosti. Ma il tutto non risulta mai frustrante, anzi.

Per chi ha sangue freddo.
Perché? Semplice: un gioco difficile è frustrante solo quando il design è fallace. Cosa che, fortunatamente, non accade in Super Castlevania IV. Konami è stata magistrale da questo punto di vista: persino le cose più assurde dal punto di vista dei controlli (come l'anacronistico sistema di salita delle scale) vengono inserite in un disegno generale in cui il gameplay rigoroso si unisce in una certosina opera di level design che rende ogni livello un viaggio ostico ma sempre appagante. Certo, alcuni minuti vanno spesi – come sopra accennato – per familiarizzare al meglio con le movenze di Belmont: il resto, poi, è tutto nell'abilità del giocatore. Non si “muore” per un passaggio mal progettato, ma per qualche errore commesso da chi sta lì con il pad in mano. Un gioco sconsigliato solamente a chi ha davvero poca pazienza: tutti gli altri troveranno invece uno dei più grandi giochi per Super Nintendo e il miglior Castlevania “classico” insieme a Rondo Of Blood. 
Portate con voi aglio a volontà e rituffatevi nel passato per una delle più belle cacce al Conte Dracula.

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